Due panchine e quattro vetrine sponsorizzate e una "serra" in Piazza del Popolo?! Se è tutta qui la proposta stiamo freschi! Quando a Giugno denunciai l’immobilismo totale sul centro storico, tutti, dico tutti, non persero l’occasione di attaccarmi strumentalmente e di accusarmi di non conoscere le varie questioni. Come è mio stile non li ho infamati ma come da buon Consigliere Comunale di opposizione mi sono seduto sulla riva del fiume ed ho aspettato che passasse il cadavere del mio avversario, ebbene di cadaveri ne sono passati parecchi.
A Pesaro ci sono troppi galli a cantare e troppe regie da ascoltare, ma alla fine i risultati sono sotto gli occhi di tutti,e non solo in questi ultimi anni,vma almeno da oltre un decennio; il caso dell’Ipercoop a 500 metri dal centro e il Cubo sono esempi chiari!
Di Domenico è un disfattista? Di Domenico non propone nulla? Sono anni che mi batto perchè Pesaro torni ad essere una città sorridente e viva anche con proposte forti sul centro storico già comunicate a Delle Noci, una, ad esempio, era quella di coinvolgere, nel consorzio, anche soggetti non commerciali, come ad esempio i Professionisti, Banche o Assicurazioni, a Belloni, per esempio, suggerii la copertura, con strutture mobili, delle vie del centro storico più strette, e a Natale, guarda caso, comparve la serra in Piazza del Popolo che forse bisognerebbe utilizzarla più spesso; dotare i parcheggi di segnaletica per percorsi pedonali, con indicati i tempi di percorrenza, per raggiungere i punti più significativi della città, invitare percorsi ciclabili nelle vie del centro per lasciare più spazio ai pedoni nelle vie principali con un arredo più da "buon salotto" della città, filo diffusione di musica rossiniana come ha fatto da oltre 10 anni Cattolica, togliere i sacchetti della spazzatura dalle vie centrali, creare eventi, manifestazioni, mostre, mercatini, non solo a Piazza del Popolo, ma sfruttando ogni angolo, abbellito, del centro storico. Farsi aiutare coinvolgendo veri appassionati di cultura, arte, mestieri e musicisti.
Piazzale Carducci, Piazzale Matteotti, Piazza Lazzarini, L.go Aldo Moro, Piazza Fava, Piazzale 1° Maggio non possono rimanere isolate ed emarginate da questo contesto.
Sono intervenuto sul mercato del San Decenzio per cercare di far capire ai miei interlocutori che bisogna finirla di pensare solo alle proprie posizioni e che occorre un confronto più ampio. Solo un dato: su circa 450 ambulanti, un centinaio hanno cessato l’attività o l’hanno venduta; circa un centinaio è in procinto di farlo, una sessantina l’hanno affittata. Questo non me lo hanno detto i sindacati o le associazioni, me lo hanno detto i commercianti stessi, poi se non è vero ne potrei essere solo felice, ma un malessere c’è.
Tutto questo per dirvi che chi mi conosce bene sa quanto mi piace essere costruttivo, propositivo e lavorare per il bene della città, piuttosto che essere polemico come qualcuno vorrebbe dipingermi indebitamente.