E’ vero, può sembrare pregiudiziale, ma il neo consorzio, creato dall’Amministrazione Comunale, denominato "Al Centro di Pesaro", mi sembra più uno specchio per allodole che lo strumento risolutore delle problematiche del centro storico.
Innanzi tutto, questo consorzio, nasce dopo l’Associazione "Salviamo il Centro Storico" che ha preso vita da Settembre, e può sembrare quasi che gli vada in contrapposizione, ma non si dica mai, anzi, dovranno collaborare.
Poi vorrei sottoporvi questa riflessione: nonostante le Associazioni di Categoria dei Commercianti ed Artigiani, nonostante la camera di Commercio e l’Assessorato alle attività economiche, nonché dell’Assessorato alla Cultura, nonostante la presenza di prestigiose Istituzioni, economiche, finanziarie e religiose, nel centro storico, non vi sembra un po’ strano che solo oggi si pensi ad "inventare" un consorzio per il centro storico? E’ forse un pretesto per far ricadere su altri le responsabilità dell’inerzia dimostrata fino ad oggi e delle scelte urbanistiche e commerciali sbagliate ?
Una cosa è certa, non può passare inosservato che la Coop, apra un punto vendita nel centro storico e contestualmente allargherà l’offerta commerciale su Via Solferino ampliando l’attuale struttura dell’Ipercoop, quando, per quel che mi riguarda, il centro commerciale dell’Ipercoop, e la coop stessa, non sarebbero mai dovuto nascere a 500 m dal centro storico e da Vie commercialmente storiche come Via V. Rossi, e Via A. Costa.
Non può passare inosservato che uno dei maggiori dirigenti della Cooperativa Adriatica (cioè la coop), sia l’Assessore Antonello Delle Noci, ottimissima persona per carità, il quale ha ricevuto, guarda caso, la delega per il centro storico, quel centro storico che "soffre" anche a causa della grande distribuzione. Se non sono questi motivi di contraddizione chiedo scusa se vi ho fatto perdere tempo nella lettura di questo pensiero. Quindi ritengo che il neonato Consorzio per il centro storico parta con un vizio di fondo, in aggiunta ritengo che quando l’Ente Pubblico si sostituisce all’iniziativa privatistica, significa che ci sono grandi e gravi problemi irrisolti e diventa quasi offensivo anche per gli stessi operatori economici.
Concludo dicendo che, in ogni caso, l’Ente Pubblico, il Comune, ha il dover di compiere il suo lavoro a prescindere se è parte o meno di un consorzio, altrimenti a Pesaro dovremmo costituire un "mare di consorzi". Non per questo non posso non augurare al Consorzio un In bocca al lupo.