La chiave di lettura del bilancio di previsione 2010 è tutta nella scelta di destinare il 75% dell'introito degli Oneri di Urbanizzazione sugli investimenti e solo il 25% per la spesa corrente, e la razionalizzazione dei costi di gestione per circa 1-1,5 milioni di €. In verità l'azione di bilancio è corretta dal punto di vista giuridico, ma negli ultimi anni la deroga all'utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente, ovvero la spesa di tutti i giorni per intenderci, aveva portato ad un utilizzo fino al 75%, circa 2 milioni di €, anche per i servizi alla persona, cioè scuole e case di riposo. In questo bilancio verranno destinati circa 950 mila € degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente, privilegiando con circa 2 milioni i € gli investimenti. Tenendo conto che tutte le operazioni degli aumenti tariffari, tra asili nido, case di riposo, scuole materne e pasti, "l'incasso" si aggira sui 700.000 €, allora penso che la ripartizione del 50% degli oneri di urbanizzazione, ovvero 1,5 milioni circa, tra spesa corrente e investimenti, sia un percorso condivisibile e che non svilisce la virtuosità del nostro comune.
Parliamoci chiaro il 2008 e il 2009 sono stati gli anni nei quali le famiglie pesaresi hanno subito la peggiore stretta economica dal dopo guerra ad oggi e, in ogni caso, in questi anni, abbiamo assistito agli aumenti tariffari del Comune abbinati ad alcuni ammortizzatori sociali, tenuto conto anche del poco potere di spesa dell'€uro stesso. Ma il 2010 e il 2011 potrebbero essere gli anni peggiori per le nostre famiglie. Quando terminerà la cassa integrazione straordinaria, quando tutti i risparmi saranno dilapidati, quando non si riuscirà più a far fronte alle bollette dell'utenze, quali risposte daremo come Amministrazione Comunale? Aumentando le tariffe come vorrebbero fare oggi e diminuendo i servizi? Il tutto sacrificando sull'altare del virtuosismo 2 milioni di € degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti? Ed allora, perché non destinare le risorse degli investimenti finalizzate alle manutenzioni ordinarie da destinare ad un gruppo di lavoro costituito da lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o recentemente licenziati, sulla falsa riga dei lavori socialmente utili?
Come potete capire alcuni aggiustamenti si possono ancora predisporre. Forza e coraggio qualcosa si farà!