Nonostante le continue imbeccate tra gli addetti ai lavori, del casellino, o piccolo casello, si interessa solo una piccola parte dei pesaresi e dei "viciniori", perché ancora non ci si rende conto, e non si è a conoscenza, della balorda idea maturata per la realizzazione del casello sud dell'autostrada (della "Luna Nera" per noi, contro quella del "Sole" dell'altra parte) che incombe sulle abitazioni di Pesaro unitamente alla messa in opera della terza corsia.
Probabilmente, la piccola idea maturata in piccoli cervelli, è nata nella convinzione che il cesellino sud, debba servire soltanto a noi pesaresi senza allargare la visione a tutto l'entroterra che si snoda fino Urbino ed oltre. Si deve fare presente innanzi tutto che il detto casellino potrà essere usato solo in parte; cioè solo in direzione sud (Fano), se vuoi raggiungere Cattolica devi andare al casello a nord, posto anch'esso in posizione alquanto balorda per noi pesaresi.
A questo punto si deve constatare che il "problema casello" non doveva essere affrontato dal punto di vista politico, così come è evidentemente successo, ma è un problema da affrontare sul piano della Pianificazione e Gestione Territoriale, nonché da quello dal punto di vista ecologico, ed infine, economico.
Si parla tanto di autostrada, tra i soliti addetti ai lavori, e si lascia ai posteri la eliminazione della Statale Adriatica che attraversa e taglia in due Pesaro, unitamente allo spostamento della linea ferroviaria di "sottomonte" e relativa stazione centrale (se ne parla da oltre 50 anni).
Qui a Pesaro tutto è pensato e fatto all'altezza del nostro naso senza guardare oltre, e i risultati si vedono; probabilmente abbiamo una vista troppo corta per guardare oltre.
Ecco perché abbiamo comunisti, post comunisti e similari, da oltre 65 anni che continuano a fare quello che decidono quattro gatti, più quattro gatti (della Provincia e del Comune) a dispetto di tutti i restanti "topini" che vivono nella nostra terra a nord delle Marche.