A vedere la pulizia dell’alveo del Torrente Genica, all’altezza della Celletta e Pentagono, alla luce di ciò che è accaduto a Genova, Messina e in Calabria, non vedo come i nostri amministratori possano dormire sonni tranquilli. Mentre Matteo Ricci si appella a Passera (neo Ministro alle infrastrutture) per il completamento della Fano-Grosseto, nessuno più si preoccupa della cassa di espansione, o di soluzioni idrauliche diverse, di Santa Veneranda, proprio quelle previste per il Genica. Intanto l’alveo del torrente in alcuni tratti è quasi completamente occluso, ci sono piante e alberi che hanno raggiunto diametri che solo con l’abbattimento si potrebbero risolvere i problemi dell’effetto diga. Oggi parlare di pulizia è solo un eufemismo. Ci dicono che non ci sono i soldi, però quando si dovranno spendere 20 milioni di € in più per il casellino di Santa Veneranda, anziché pensare a come meglio risparmiarli, oppure come investirli in altre opere, nessuno batte ciglio e li faranno comunque spendere. Anche questa è la coerenza di chi ci amministra. Il Presidente del quartiere, l’Assessorato alla sicurezza e alcuni consiglieri comunali hanno già condiviso questi problemi, ma a distanza di quasi un mese nulla è avvenuto. Una proposta potrebbe anche quella di installare sirene di allarme nelle aree interessate ad esondazioni, sia del Genica che del Foglia, così il lavoro della protezione civile e delle forze di sicurezza saranno davvero tempestivi, perché no! Noi non vogliamo che accada quello che si è già visto in altre parti d’Italia, purtroppo, quindi sarà meglio intervenire subito e sfruttare questa stagione così clemente, prima che, qualcun altro, poi si debba appellare allo stato di calamità naturale. | |