In questi giorni il dibattito politico è incentrato sulla cosiddetta “Agenda Monti”, ma nessuno si pone il problema di una “Agenda Pesaro”. E’ vero che a doversi porre questa questione dovrebbe essere chi governa la città, ma l’opposizione ha una sua Agenda Pesaro? Il Consigliere Comunale Alessandro Di Domenico ce l’ha. Credo che chi abbia ambizioni a voler governare la città di Pesaro non possa solo limitarsi a “fare opposizione” alle proposte della maggioranza, ma deve avere anche un proprio progetto operativo a cominciare dal quotidiano, fino a spingersi per il futuro. Nell’immediato i due aspetti più importanti da far “camminare” insieme sono: la riduzione fino all’0,8%, dall’attuale 1,06% dell’IMU sugli immobili, esclusa prima casa, e il dimezzamento di tutto l’apice apicale dirigenziale organizzativo del comune e passare dagli attuali 17 componenti (inclusi direttore e segretario generale) a 8 componenti. Di conseguenza ridurrei anche il numero degli assessori, ma sappiamo che gli equilibrismi politici della maggioranza, già molto compromessi, non lo permettono. L’altro aspetto sul quale porrei l’attenzione è la gestione dei servizi, soprattutto quelli primari per i cittadini (gas, acqua e rifiuti), e secondari (manutenzioni strade, gestione del verde pubblico e rete acquedottistico e fognatura). Per i due aspetti sopra citati, punterei alla razionalizzazione ed efficentazione dei servizi, con accorpamenti di prestazioni ed economia di scala, finalizzati alla riduzione dei costi generali e conseguente riduzione delle tariffe per i cittadini e delle prestazioni di servizio per il comune stesso. Il Comune dovrà ripensare ai suoi contratti gas, luce, acqua e telefonici anche nell’ottica della liberalizzazione del mercato e delle tariffe, che, per carità, se già convenienti, meglio così, ma, diversamente, occorrerà rivederli. Occorrerà poi mettere mano a tutti i “progetti” in sospeso che riqualificheranno la nostra città: la trasformazione dell’area dello Stadio Benelli e la realizzazione del nuovo stadio, la riqualificazione del palazzetto di Viale dei Partigiani e la creazione della “casa della pallavolo, la riqualificazione dell’area dell’ex manicomio, già da troppo tempo in abbandono, riqualificazione dell’area dell’ex Bramante e il trasferimento del Mamiani e del Pedagogico al Campus e suo completamento. Potrei continuare sul parcheggio del Carducci, piuttosto che sulla Questura, o sui palazzi storici della città, San Domenico su tutti, ma debbo fermarmi per non tralasciare le grandi opere come la circonvallazione di Muraglia. Come vedete è più difficile gestire un comune come Pesaro che governare come fa Monti; a lui basta aumentare tasse, IVA e le accise, senza togliere nulla alla casta, e diventa il “salvatore della patria, ma ai cittadini che fanno i sacrifici nessuno li menziona? E pensare che c’è chi lo vuole ancora in sella al Paese.
Ultimo aggiornamento : 26-12-2012 14:49
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