Il Governo Monti ha previsto un ulteriore taglio agli Enti Locali che per il Comune di Pesaro, secondo le stime degli uffici finanziari, dovrebbe ammontare a circa 1 milione e mezzo di euro, dei quali 500.000 euro recuperabili con una addizionale comunale, sulla super tassa sulle metrature degli immobili che Monti ha messo a regima già dal 2013. Infatti la TARES è FACILISSIMO calcolarla; si tratta di 0,30 euro a mq di superficie calpestabile, ai quali il comune può aggiungere altri 0,10 euro per le proprie casse; in pratica per 100 mq di superfici immobiliari calpestabili si pagheranno altri 40,00 euro (30 per lo Stato e 10 per il Comune) oltre alla vecchia TIA (LA TARIFFA DEI RIFIUTI PER INTENDERCI). La TARES è già in applicazione, ma i cittadini pesaresi difficilmente prima di Giugno vedranno recapitarsi la bolletta; infatti la Legge obbliga i comuni a riscuoterla, mentre oggi è Marche Multiservizi che provvede a questo servizio. In verità la “partita” della TARES, si gioca sui mq di capitale immobiliare. Infatti, se la perdita di trasferimento potrà essere di circa 1 milione e mezzo, questo significherebbe che, a 0,30 euro al mq, a Pesaro ci sarebbero circa 5 milioni di mq di superfici immobiliari, sia abitative che produttive o commerciali, ovvero circa 50.000 unità ad una media di 100 mq. A pensarci bene potrebbero essere numeri verosimili, in verità solo Marche Multiservizi può dirci la vera entità di questi valori, infatti è prevista un’audizione in commissione congiunta, tra bilancio e società partecipate, per fare chiarezza su questi valori. Paradossalmente la TARES potrebbe anche risultare conveniente per il Comune di Pesaro se il taglio risultasse inferiore alle previsioni, ed è già successo l’anno scorso, e contestualmente l’amministrazione comunale applicasse l’addizionale dei 0,10 euro a mq... perché alla fine, così come per l’IMU, a pagare è sempre il cittadino.
Ultimo aggiornamento : 09-02-2013 15:35
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