Se ancora c’erano dei dubbi sul perché Ricci e Ceriscioli vogliono la variante Campus con tanta pervicacia, dopo il “minestrone” di dati e previsioni illustrate nell’assemblea pubblica alle 5 Torri, emerge forte il nodo del terreno privato e l’impressione che il comune possa essere messo in scacco.
Ceriscioli, sindaco uscente, Ricci, candidato sindaco entrante, ancora una volta diventano vittime di loro stessi; la variante non serve assolutamente per una nuova previsione, e sottolineo previsione, di edificazione scolastica, del resto già l’attuale PRG lo prevede, ma serve per sbloccare tutto il comparto che tiene insieme comune, provincia e privato.
La variante invece favorirebbe il privato che potrebbe così iniziare i lavori per la realizzazione del distributore di carburante (8.000 mq complessivi di cui 1.500 commerciali) e la realizzazione di altri 9.000 mq di area destinata a servizi; è evidente che in questi 10 anni ad essere penalizzati sono stati proprio i privati, forse “delusi” dal comune stesso.
E’ molto strano che la variante Campus giunga in discussione sempre prima del rinnovo del Consiglio Comunale; ricordo che la Variante per la Cittadella Universitaria fece lo stesso iter proprio nella passata tornata elettorale del 2009, e che poi fu bocciata con questo mandato, oggi il copione si ripete ma con il rischio che la “pazienza finisca”.
Ceriscioli e Ricci, pur di non entrare nel tritacarne delle carte bollate, hanno rinunciato ai 2.500 mq di residenziale lasciandone la previsione sull’attuale parcheggio dello scientifico, mentre il comune lo riduce da 1.000 a 800 mq; tutta la parte coperta, ed edificata, degli impianti sportivi si riduce a strutture scoperte e l’area privata destinata a servizi si riduce da 11.000 a 9.000 mq, se non mi sbaglio tutto questa sembra una lesa maestà.
Anche questa proposta viene smentita dai fatti; Ricci chiede la previsione per edilizia scolastica poi si ricorda che le manutenzioni delle scuole attuali è insufficiente; Villa Caprile, come il Mamiani, non hanno uno “straccio” di palestra e l’agrario, insieme ai cittadini di Santa Maria delle Fabrecce l’aspettano, la palestra, da anni, addirittura alcuni docenti del’Istituti per geometri e scientifico hanno denunciato che gli impianti sportivi nelle scuole del campus ci sono ma sono lasciati in abbandono e al degrado.
Insomma anche questa volta il sindaco ha “toppato”, e si porta dietro anche Ricci, e ancora una volta si dimostra che questo PRG è stato fatto con i piedi e che i tempi per l’urbanistica contrattata, della sinistra, deve far posto all’urbanistica partecipata del rinnovamento.