Sicuramente è un momento di maggiore vitalità e di riscoperta che la "bella vita" può essere fatta anche da noi; è un modo per avvicinare artisti di fama alla nostra località "turistica e balneare"; è un pretesto per evitare "migrazioni" in romagna; si può avere maggiore speranza che alle sei della mattina i nostri ragazzi arrivino a casa sani e salvi... più o meno.
Sarà inevitabile la solita polemica sullo sporco che ci lasceremo alle spalle; sugli schiamazzi e sulla rumorosità complessiva, sulla inutilità complessiva di queste iniziative, ma alla fine cosa succederà? Che puntualmente ogni anno verrà ripresentata, con titoli o slogan diversi e ogni anno la solita querelle. Io vorrei andare oltre e la proposta che mi sentirei di avanzare è quella che queste iniziative debbano coinvolgere la maggior parte dei cittadini e non solo etichettarle come "feste per giovani o turisti".
Innanzitutto punterei sul rispetto reciproco tra cittadini ed ospiti; in secondo luogo valorizzerei le aree che meno arrecano disturbo a chi ha bisogno del legittimo riposo e quiete; diversificherei gli intrattenimenti per renderli i più diversificati e trasversali possibili; proporrei iniziative pensate, realizzate e condotte da cittadini stessi esaltandone doti artistiche o manuali, insomma, trasformare un evento che può cerare spaccature, in un evento che metta insieme tutta la cittadinanza.
Ma non solo. Perché non proporre altre forme di "occupazione" della notte?
Programmare una 24 ore dello sport, con diverse discipline, sfruttando tutte le strutture disponibili, comprese le spiagge e perché no una podistica in notturna per le vie della città.
Potremmo poi proporre una notte all'insegna dell'enogastronomia, e della ricerca del gusto, proponendo "gare gastronomiche" tra vie e vie della città; albergo e albergo, enoteche ed enoteche e così via.
Ma se volessimo veramente completi potremmo pensare a una notte di meditazione in tutte le sue sfaccettature, anche religiose.
Insomma, anche da una "notte inutile", se sapientemente programmata e contestualizzata in un progetto più ampio, potremmo trovare elementi di positività ed educativi per i nostri giovani e per tutti i cittadini. Se continuiamo a programmarle come riempitivo al vuoto creativo di questa città, continueremo solo a fare danni e dispetto, soprattutto a quei cittadini che giustamente recriminano rispetto, educazione e legittimo riposo.
non dici niente
Scritto da: Enea Serafino (Ospite) 07-09-2009 11:55