LIBERALIZZAZIONI: VAROTTI DOVREBBE ABBASSARE I TONI E NON MINACCIARE LA POLITICA
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 31-12-2011 08:52

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Pubblicato in : Attivitą Politica, Attivitą economiche e commerciali

Arrivare a voler fare gli occhi alle pulci al comune per contestare la tassa di soggiorno o le recenti “liberalizzazioni”, non fa onore a Varotti, anche perché se pensa a questo significa che fino ad ora è stato compiacente con la maggioranza. Fondamentalmente sono d’accordo con lui con i concetti espressi sia per la tassa di soggiorno, sia sulle liberalizzazioni domenicali e del commercio in genere, però il mio punto di vista vorrebbe partire da un’ottica diversa contestualizzata nel mondo di oggi.

Tutti noi dobbiamo pensare di essere semplici cittadini, consumatori, lavoratori e pensionati. Tutti abbiamo le stesse esigenze e le stesse aspettative. Tutti rispettiamo, o dovremmo rispettare, le esigenze degli altri, le libertà di tutti e le opinioni personali. Però quando alcuni provvedimenti vanno a toccare gli “interessi” di una o dell’altra parte, si alzano le barricate, si minacciano ritorsioni, scioperi ecc.ecc.

Chi non ricorda le proteste dei commercianti quando fu vietato il fumo nei locali? Si era prospettato uno scenario apocalittico, addirittura i clienti costretti ad ammalarsi per fumare fuori dai locali al freddo. Ebbene, a distanza di quasi 10 anni, tutti ringraziano quel provvedimento, i commercianti in primis e i loro clienti e gli scenari apocalittici non si sono avverati.

Liberalizzare è corretto, farlo in modo selvaggio è sbagliato e ingiusto. Vedete, chi critica arbitrariamente la liberalizzazione in genere, magari non si accorge che, ad esempio, sugli orari dei locali notturni (bar, sale da musica, ecc.), invece diventa più tollerante, quasi non curante di quello che succede la notte intorno a questi locali.

Ed allora perché questa visione ondivaga? Come mai si usano due pesi e due misure? Il problema delle aperture domenicali, della liberalizzazione delle licenze e delle attività produttive in genere, non rientra solo nell’aspetto socio-religioso-sindacale, ma coinvolge il livello di maturità e di consapevolezza raggiunto dal consumatore (e lo siamo tutti) il quale nessuno lo aiuta a crescere e a maturare nelle scelte.

Come possiamo essere contrari alle aperture domenicali quando poi durante l’estate ci lamentiamo che la sera dopo cena i negozi in centro e a mare sono chiusi e la città è morta. Ma allora la coerenza da quale parte si trova? Questo è un dibattito che non può rimanere solo sulle pagine dei giornali, e minacciare non serve a nulla perché, come al solito, serve un nuovo progetto socio economico che parta dalle categorie e dalla politica locale.

Ultimo aggiornamento : 31-12-2011 13:36

   
Figo: lo DIGO!
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Tags : Attivitą Politica, Attivitą economiche e commerciali, LIBERALIZZAZIONI: VAROTTI DOVREBBE ABBASSARE I TONI E NON MINACCIARE LA POLITICA


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